Tempo al tempo..

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Ciao cari amici di VersoCasa, oggi vorrei approfondire con voi un argomento che ritengo interessante da applicare al mondo immobiliare: il tempo.
Sono partito da un dubbio che mi affligge da quando opero in questo settore: comprare, cambiare e vendere casa sono operazioni che riguardano l’ambito razionale o quello emotivo? Per provare ad avvicinarci quanto meno ad una possibile risposta, potremmo partire da alcune considerazioni che riguardano il tempo, ovvero il metro di misura che ci può far capire se ciò che stiamo facendo è istintivo o calcolato.
Direi di ragionare innanzitutto sul mercato nazionale italiano (quindi 1 a 0 per l’emotività): si sa che siamo un popolo che ama acquistare casa, infatti oltre il 72% dei nostri connazionali vive in un immobile di proprietà, a scapito di quelli in affitto. Un dato del genere ci farebbe pensare che in realtà ci facciamo influenzare poco dal sentimento e preferiamo altresì stabilizzarci maggiormente attraverso l’acquisto del mattone.
Per esperienza, posso constatare nello storico delle mie vendite che il tempo medio tra la scelta di iniziare a cercare casa e il rogito, oscilli tra un periodo di 6 e 12 mesi (goal per la razionalità alla faccia del colpo di fulmine o nulla sembra colpire per cosi tanto tempo il nostro lato romantico?).
Ma veniamo al lato meno romantico del percorso: i soldi. Nel nostro paese il mercato è esattamente diviso al 50% tra chi acquista con il mutuo e chi no. A tal proposito verrebbe da immaginare un sostanziale pareggio tra il razionale che preferisce accumulare prima la ricchezza per poi valutare l’acquisto e chi invece preferisce non perdere il treno della casa dei propri sogni e di conseguenza farsi aiutare dalla banca.
Torniamo al fattore tempo per un attimo, quanto tempo può passare tra il colpo di fulmine e il giorno del rogito se passiamo attraverso le pratiche di mutuo? mediamente tra i 60 e i 90 giorni (si dice che l’attesa amplifichi il piacere no? =) )
Ora vi racconto i due clienti tipo in fase di prima visita al nostro immobile:
– il razionale vuole sapere anno (mese e giorno) di costruzione, i metri quadri commerciali e calpestabili, la rendita catastale, le spese condominiali degli ultimi 15 anni, quanto è detraibile la fattura dell’agenzia immobiliare ecc.
– l’emozionale mi chiede di che colore erano le pareti dei precedenti inquilini prima dell’imbiancatura, il sole da che lato sorge, quali infiorescenze potrebbe piantare sulla terrazza e se per il proprio cagnolino è meglio come camera da letto la stanza in fondo a destra o il corridoio, in base al fengshui.
Mettiamo il caso di aver superato i dubbi di entrambi, il cliente decide che è la casa per se ed incarica l’agente di iniziare per lui una trattativa. Ora, le tempistiche per una trattativa ben fatta, nella quale inserire tutte le informazioni utili e in maniera completa e il passaggio di accettazione del venditore, possono variare da poche ore al massimo di una decina di giorni per quelle più complesse.
PROPOSTA ACCETTATA! (A tal proposito di tempistiche: quando avrebbe diritto l’agente al proprio compenso? la legge dice all’accettazione della proposta, personalmente preferisco accompagnare il cliente sino al giorno del rogito ed essere saldato allo stesso, per far si che l’acquirente si possa sentire sereno che tutta l’operazione sarà seguita al meglio).
E secondo voi, in tutto questo piacevole percorso, la predominanza l’avrà avuta l’emisfero destro o quello sinistro? ditemi la vostra sotto nei commenti in base alle vostre esperienze!

PS vi lascio con una frase filosofica e un pò new age che dico spesso in fase di appuntamento a chi si sta approcciando alla propria casa: tranquillo che anche se ti arrovelli sul cercare il soggiorno esattamente quadrato o le sensazioni più profonde non sarai tu a decidere, sarà lei a scegliere te, quando meno te lo aspetti =)

Tempo al tempo..ultima modifica: 2020-11-15T18:45:43+01:00da matteorighett1
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